Ha causato diverse polmoniti in Cina ed è simile alla Sars: ecco cos’è il coronavirus 2019-nCoV.
Si chiama 2019-nCoV e come tutti i coronavirus è un virus a RNA provvisto di envelope. Questa nuova minaccia, che ha allarmato la Cina durante gli ultimi giorni del 2019, è molto simile a due vecchie conoscenze: la Mers, la Sindrome respiratoria mediorientale, e la Sars, ovvero la Sindrome respiratoria acuta grave.
L’epicentro della sua diffusione è Wuhan, luogo dove hanno cominciato a diffondersi i primi casi: al 21 gennaio del 2020, secondo i dati diffusi dalla Cina, se ne sono registrati ben 223, di cui 218 in Cina, 2 in Tailandia, 1 in Giappone e l’ultimo in Corea del Sud. Tuttavia il Centre for Global Infectious Disease Analysis dell’Imperial College di Londra non ha confermato i numeri diffusi dalle autorità cinesi, sollevando alcuni dubbi sulla veridicità delle informazioni: gli esperti parlerebbero di un numero che si aggira intorno ai 1700 casi.
Scopriamo di più sul 2019 novel Coronavirus.
Coronavirus: cos’è e come si trasmette
I Coronavirus sono una famiglia di virus molto diffusa, e alcuni intaccano soltanto gli animali (tra le vittime preferite gatti, cammelli e pipistrelli) mentre altri sono pericolosi per l’uomo.
In questo caso, pare che la trasmissione avvenga tramite il contagio tra persone. Sembra che le cause del contagio siano da riportare all’esposizione al mercato del pesce in città a Wuhan, che non a caso è stato chiuso per evitare altre vittime.
Coronavirus: i sintomi
Tra i sintomi del nuovo coronavirus cinese, che causa un’infezione virale al sistema respiratorio, ci sarebbe una polmonite acuta, registrata fin da subito dai primi casi nella città ci Wuhan, ma anche febbre, tosse, fastidio in gola, nonché mal di testa, febbre, dolori articolari e muscolari e diarrea.
Esiste un vaccino per il Coronavirus?
Non si tratta di una malattia nota ed è il motivo per cui non esiste (o almeno non ancora) un vaccino in grado di curare questa malattia. I tempi per trovarlo potrebbero essere anche piuttosto lunghi.
Coronavirus in Italia e in Europa
Inizialmente si pensava che la sua diffusione in Europa fosse a rischio molto basso, ma anche in Occidente non sono tardati i primi casi, che hanno coinvolto paesi quali Italia, Francia, Inghilterra, Belgio, Germania e altri ancora, come è facilmente visibile dalla mappa in tempo reale.
Non appena esploso il virus sono stati presi tutti i provvedimenti necessari per impedire l’arrivo di passeggeri dalle zone in cui si è manifestato il Virus, ma alla fine il contagio ha raggiunto anche il resto del mondo, incluse le Americhe e l’Africa.
In Italia la SARI, ovvero l’ente che si occupa della Sorveglianza delle gravi infezioni respiratorie acute, e la ARDS, che si occupa dei sintomi da distress respiratorio acuto, stanno lavorando e tessendo una fittissima rete di controlli.
Inoltre l’Italia è fra i primi paesi ad aver isolato il virus con successo. Il merito è di tre ricercatrici, che hanno arginato con successo il coronavirus presso lo Spallanzani di Roma, in seguito al ricovero di due turisti.
L’obiettivo principale è l’aeroporto di Fiumicino, che conta tre voli diretti con Wuhan, oltre ai tanti altri voli verso l’Oriente. Proprio qui è in corso una procedura sanitaria per evitare che fra i passeggeri ve ne siano alcuni infetti.
Coronavirus: le fake news da sfatare
Riguardo al virus, ovviamente la notizia ha scatenato una inarrestabile onda mediatica, sfociata anche in diverse notizie false e distorte e a cui non bisogna credere.
Fra le più diffuse fake news sul coronavirus emergono le bufale che consiglierebbero di evitare la frequentazione di ristoranti cinesi, negozi e addirittura quartieri, come ad esempio la zona di Paolo Sarpi a Milano. Come sempre, la cosa migliore da fare in questi casi è non lasciarsi prendere dal panico e verificare sempre che le fonti delle notizie a cui attingiamo siano autorevoli e in grado di riportare notizie veritiere e scientifiche.